S'ignora |
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| Titolo un po' pietoso, sono d'accordo e forse anche il topic lo sarà (perché ancora non abbiamo visto quello sulle categorie di Destra e Sinistra da me ideato e quando lo vedremo -se- questo ci sembrerà una meraviglia inenarrabile), ma via, spieghiamo un po' il senso: qui, se vi andrà, potrete inserire passi estrapolati da libri o da non so dove, frasi, dialoghi, versi che vi hanno dannatamente colpito (in qualsiasi modo). Questo è quanto.
Una sera, durante l'incontro osservo un uomo disteso a terra, che fissa le foglie rosse e gialle sugli alberi. «Sono in un mondo di dolore», dice al cielo. Mi innamoro di lui all'istante. (Una vita bipolare, Marya Hornbacher)
Ma appena mi sono caduti gli occhi sul blocco di carta bianca sono stato colpito dal suo aspetto e, con la penna in aria, son rimasto a contemplare quel bianco abbagliante: com'era dura e vistosa, com'era presente; non c'era che presente, in essa. Le parole che vi stavo scrivendo non erano ancora asciutte e già non mi appartenevano più. «Avevano avuto cura di spargere le voci più sinistre...» Questa frase io l'avevo pensata; era stata un po' di me stesso. Adesso s'era impressa nella carta e faceva blocco contro di me. Non la riconoscevo più. Non potevo nemmeno ripensarla. Era lì, di fronte a me; invano avrei ricercato in essa un segno della sua origine: chiunque altro avrebbe potuto scriverla. Ma io, io non ero affatto sicuro di averla scritta. Le lettere adesso non brillavano più, erano asciutte. Anche questo era scomparso: non restava più niente del loro effimero splendore. (La nausea, Jean-Paul Sartre)
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