«Beccati questa!», «Incantata/o.»

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S'ignora
view post Posted on 11/4/2012, 18:22




Titolo un po' pietoso, sono d'accordo e forse anche il topic lo sarà (perché ancora non abbiamo visto quello sulle categorie di Destra e Sinistra da me ideato e quando lo vedremo -se- questo ci sembrerà una meraviglia inenarrabile), ma via, spieghiamo un po' il senso: qui, se vi andrà, potrete inserire passi estrapolati da libri o da non so dove, frasi, dialoghi, versi che vi hanno dannatamente colpito (in qualsiasi modo).
Questo è quanto.

Una sera, durante l'incontro osservo un uomo disteso a terra, che fissa le foglie rosse e gialle sugli alberi.
«Sono in un mondo di dolore», dice al cielo.
Mi innamoro di lui all'istante.

(Una vita bipolare, Marya Hornbacher)

Ma appena mi sono caduti gli occhi sul blocco di carta bianca sono stato colpito dal suo aspetto e, con la penna in aria, son rimasto a contemplare quel bianco abbagliante: com'era dura e vistosa, com'era presente; non c'era che presente, in essa. Le parole che vi stavo scrivendo non erano ancora asciutte e già non mi appartenevano più.
«Avevano avuto cura di spargere le voci più sinistre...»
Questa frase io l'avevo pensata; era stata un po' di me stesso. Adesso s'era impressa nella carta e faceva blocco contro di me. Non la riconoscevo più. Non potevo nemmeno ripensarla. Era lì, di fronte a me; invano avrei ricercato in essa un segno della sua origine: chiunque altro avrebbe potuto scriverla. Ma io, io non ero affatto sicuro di averla scritta. Le lettere adesso non brillavano più, erano asciutte. Anche questo era scomparso: non restava più niente del loro effimero splendore.

(La nausea, Jean-Paul Sartre)
 
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S'ignora
view post Posted on 24/4/2012, 23:31




Non disprezza affatto l'umanità, che è per lui una fonte inesauribile di riflessioni gioiosamente maliziose, ma non ha la benché minima voglia di entrare con essa in più stretto contatto.
(La lentezza, Milan Kundera)

«E il mondo intero che cos'è? Un infinito senza facce! Un'astrazione».
(La lentezza, Milan Kundera)

Senza domani.
Senza pubblico.
Ti prego, amico mio, sii felice. Ho la vaga impressione che dalla tua capacità di essere felice dipenda la nostra unica speranza
.
(La lentezza, Milan Kundera)

Non sperare mai più di meritare affetto nel mondo,
non credere mai più che qualcuno sia giusto.
Tutto è ingratitudine. Il bene che hai fatto
non serve. Anzi ti pesa, ti contrasta.
Così a me, nessuno mi perseguita a fondo,
come chi mi ebbe il solo e unico amico suo
.
(Carme 73, Catullo)


Da quel che assimilo fuori
al chiodo che spingo dentro
dare peso alla parvenza
per assordare la tristezza
occhiaie nutrite a brace
si studiano in sale d'attesa
autoimporsi la commedia
metabolizzando la tragedia

(da Insofferenza, Cripple Bastards)
 
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1 replies since 11/4/2012, 18:22   81 views
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