Prologo:Nata come partita di test dell' IA difficile e della civiltà dei mongoli si è trasformato in un conflitto eroico che dopo 5 ore e 20 di puro delirio ha portato la vittoria della civiltà mongola su quella cinese (storicamente accurato direi).
Dopo una lunga ricerca nelle pianure desolate verso la secca nord ovest gli esploratori hanno finalmente riferito di una civiltà dall'altro lato del fiume, i primi contatti coi cinesi furono violentissimi, la prima guarnigione mongola formata da arceri a cavallo e balestrieri pesanti venne sconfitta di misura il castello raso al suolo come le sue stesse mura, e decine di nemici si riversarono sull'avamposto settentrionale indisturbati.
Immagine del primo avamposto, solo una torre rimasta in piedi e centinaia di cadaveri attorno.
Presto iniziò la travagliata costruzione della seconda linea fortificata a sud della penisola, verso l'entroterra dove un bosco che si ergeva proprio nel centro dell'isola impedì ai nemici di attaccare in numeri troppo esagerati, tuttavia per la difesa di quel muro morirono incontabili fanti leggeri e balestrieri pesanti.
Durante quel periodo venne inviata una spedizione via nave per distruggere i centri di reclutamento cinesi, ma i 10 trabucchi scortati dai corrispettivi 100 alabardieri riuscirono a malapena a scalfire 1/5 della capitale cinese che venne presto ricostruita.
Immagine della capitle cinese subito dopo l'assalto.
Negli anni a venire vi fu un consolidamento delle posizioni, venne fondata la seconda guarnigione di fanti leggeri e alabardieri, più economici dei cavalieri d'elite con arco e il territorio venne disboscato per fare spazio a due nuovi castelli e fortificazioni, inoltre venne migliorata la flotta che in futurò verrà utilizzata con lo scopo più specifico di sottrarre le relique al nemico durante i loro assalti.
Immagini della 2a guarnigione mongola e della marina.
Dopo diverse schermaglie e la morte di parecchi fanti leggeri della guarnigione i cinesi fecero un grosso attacco organizzato di cavalleria contro le mura e la seconda guarnigione fece una sortita per contrastare l'assalto
contemporaneamente la marina comandata da 3 monaci fece il secondo bliz nella capitale cinese, i trabucchi colpirono diversi insediamenti, i monaci fecero irruzione assieme a una manciata di alabardieri nel loro tempio e rubarono la faticosamente meritata reliquia.
Immagini dello sbarco e la fuga dei monaci dal tempio
Nel frattempo la battaglia era conclusa con una vittoria di misura per la seconda guarnigione, che presto si affrettò nella riconquista dei territori perduti nonchè dell'avamposto sulla secca settentrionale, la seconda guarnigione si spinse oltre il guado per permettere ai contadini di fortificare la posizione ma in un insediamento prima della città cinese caddero in un imboscata di fanti leggeri e caval leggeri cinesi che interruppero la loro avanzata, il loro sacrificio non fu vano pertanto i contadini riuscirono a ricostruire l'avamposto in tempo, e una terza guarnigione venne presto reclutata.
Immagine della prima vittoria Mongola sull'impero cinese
Durante il contrattacco della seconda guarnigione vennero trovati numerosi trabucchi che sarebbero stati di estrema minaccia alle fortificazioni meridionali
Immagine della sacca dall'altra parte del fuime giallo
Il ritorno dei monaci in patria con la reliquia
La terza e ultima guarnigione venne fondata sulle ceneri del vecchio insediamento mongolo in riva al fiume e vissero diversi anni di pace dovuti a un bisogno di riorganizzazione economico e militare da ambo gli schieramenti.
La calma venne interrotta dai cinesi, che si fiondaono in un attacco finale in massa contro il muro mongolo che cedette dopo pochissimi mesi di conflitto tuttavia al suo interno risiedevano un muro di uomini formati da membri della terza guarnigione e da una nuova legione di truppe d'urto, gli alabardieri subirono a testa bassa la carica della cavalleria leggera cinese e quando l'ordine venne dato, un terzo schieramento da sbarco venne mandato dietro le linee nemiche a creare scompiglio, questa volta formato da arieti d'assedio che rimasero una spina nel fianco nella capitale nemica fino al termine del conflitto.
La seconda battaglia sul fiume giallo
Lo sbarco degli arieti
Dopo la distruzione della cinta muraria con non poco stupore degli ufficiali la terza guarnigione combinata con la prima legione bloccarono i cavalieri cinesi tra un muro di lance e alabarde e le loro truppe da tiro il risultato di tali colluttazioni di forze fu un massacro delle forze cinesi schiacciate dai corpi dei cavalli mentre cadevano sotto i giovellotti della fanteria leggera.
Dopo uno scontro degno delle termopili, la prima legione marciò sulla secca lastricata di cadaveri equini e si scagliò contro l'insediamento dove la seconda guarnigione venne distrutta, e poi contro la capitale, dove congiungendosi con le forze da sbarco rimaste sconfissero le ultime sacche di resistenza cinesi in periferia.
Immagiene della marcia sulla secca
Assalto finale
Mentre la capitale cinese era in fiamme, in quella mongola vi erano festività di ogni genere per celebrare le relique
L'ultimo castello è stato messo sotto assedio e una volta espugnato terminò il conflitto dei mille anni
Statistiche
Edited by Kommissar Antilus - 19/2/2015, 17:50